Benessere sessuale: cos’è e i tabù da superare

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Il benessere sessuale è un aspetto fondamentale per garantire al nostro corpo e alla nostra mente di vivere bene. La sessualità, soprattutto in specifici contesti, è però vissuta in maniera errata e, complice la disinformazione e la non conoscenza delle componenti che determinano il benessere sessuale, non si ricavano tutti i benefici di una buona vita sessuale.

Cos’è il benessere sessuale

Per chiarire i dubbi sul benessere sessuale è utile condividere la definizione che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) conferisce al benessere sessuale: “uno stato di benessere fisico, emozionale, mentale e sociale in relazione alla sessualità; non è semplicemente l’assenza di malattia, disfunzione o infermità”. Questa definizione fa comprendere quante siano le dinamiche che entrano in gioco nello stabilire il benessere sessuale e quanto sia importante non solo tutelare la propria salute dalle malattie e dalle disfunzioni, ma anche raggiungere un buon equilibrio nel rapporto con le proprie emozioni e la società. Il compito di chi sceglie dunque di occuparsi della sessualità è molto ampio e richiedere una formazione specifica che non si esaurisce con il percorso accademico. Il consiglio è di proseguire con il conseguimento di un master in sessuologia e perfezionare le proprie competenze con la pratica e i casi studio. Il master si può conseguire anche online presso le Università telematiche come Unicusano, che permettono di seguire da remoto le lezioni con il metodo e-learning. Oltre all’intervento clinico è necessario occuparsi anche dell’informazione e dell’educazione, nelle scuole e negli enti locali, perché sono ancora molti i tabù da superare.  Vediamo i più diffusi.

Il consenso

Più che un tabù è una questione di consapevolezza e di educazione sessuale riconoscere il valore del consenso. Gli ultimi fatti di cronaca che riguardano violenze di gruppo perpetrate anche da familiari sono la dimostrazione che c’è bisogno di ripensare l’educazione sessuale e di informare i giovani su cosa sono il consenso e il sesso, da tutti i punti di vista. Da un’indagine condotta da SWG in collaborazione con LA7 emerge che il 42% delle persone ritiene che i fatti dipendano dall’idea di maschio che hanno i ragazzi e il 36% che derivi da mancanza di educazione. Bisogna dunque intervenire sulla diffusione del concetto di rispetto reciproco negli incontri sessuali e sull’importanza di creare una comunicazione chiara e condivisa in merito al desiderio di partecipare o meno a una situazione sessualmente coinvolgente.

I tabù da abbattere

I tabù legati al sesso sono ancora molto diffusi. Si parte dalla capacità di riconoscere di avere dei problemi sessuali e consultare un medico fino alla consapevolezza in merito all’orgasmo. Tra le patologie sessuali più diffuse c’è la disfunzione erettile, che ha numerose cause che non riguardano la mascolinità, ma dipendono anche dalle abitudini quotidiane. Secondo il rapporto Osmed di Aifa, nel 2022 l’acquisto di farmaci per la disfunzione erettile è aumentato del 10% a testimonianza di una maggiore consapevolezza sul tema, ma non basta. Per quanto riguarda l’orgasmo invece la sovrastruttura culturale da contrastare è ancora molto pesante. Raggiungere il piacere richiede una conoscenza del proprio corpo, la capacità di trasmettere e vivere le proprie sensazioni e il dialogo con il partner. Tutti aspetti che non sono presi in considerazione dalle coppie o durante gli incontri sessuali. L’orgasmo non è l’unico momento sessuale, si può provare piacere in molti altri modi e soprattutto senza l’obbligo della penetrazione. Il piacere dipende molto dalla conoscenza delle parti del corpo che più ci danno piacere e dalla complicità che si instaura con il partner.


Raggiungere l’“obiettivo finale” non è infatti la realizzazione del proprio percorso di piacere, ma anzi, se non si cerca insieme di arrivare al piacere, la donna rischia di dover ricorrere ad azioni di riparo, come la finzione dell’orgasmo, o a rinunciare all’intimità. Prima quindi di pensare solo al momento finale, è fondamentale godersi ogni passaggio e ogni desiderio. Un altro mito da sfatare è la convinzione che per la donna ci siano due orgasmi: il clitorideo e il vaginale raggiunto con la penetrazione. Non è così perché il clitoride e la vagina sono interconnessi. Il primo passo per uscire dai tabù che condizionano il benessere sessuale è parlare con il proprio partner. La comunicazione prepara all’atto, rende consapevoli di ciò che fa stare bene e arricchisce l’esperienza sessuale. Il consiglio è di informarsi con professionisti nei centri specializzati per trovare connessioni più vicine al proprio modo di ricevere e dare piacere.