Dormire male purtroppo è diventato un problema che riguarda un numero crescente di persone. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, circa il 40% degli italiani lamenta difficoltà ad addormentarsi o risvegli notturni. Un’indagine condotta dall’Università di Torino inoltre rivela che solo il 55% degli intervistati riesce a dormire in maniera continuativa per tutta la notte, mentre il restante 45% si sveglia più volte.
I motivi di questa crescente problematica sono molteplici. Innanzitutto lo stile di vita sempre più frenetico porta ansia, nervosismo e insonnia in molti individui, soprattutto nelle grandi città. Inoltre i dispositivi tecnologici e le luci blu hanno alterato i ritmi sonno–veglia, rendendo più difficile addormentarsi. Un altro fattore sottovalutato è la scarsa qualità del materasso, che dovrebbe invece assicurare il corretto allineamento della colonna vertebrale e il giusto comfort durante la notte.
Proprio per questo motivo risulta fondamentale scegliere con cura il proprio materasso, optando per prodotti pensati per favorire un riposo ristoratore e privo di fastidi, come i materassi realizzati da Emma www.emma-materasso.it. Emma è un’azienda leader nel settore che propone materassi in memory foam di ottima fattura, progettati per adattarsi perfettamente alla forma del corpo e sostenere nella maniera corretta la colonna vertebrale durante tutto il ciclo del sonno.
Dormire bene è un fattore determinante per il benessere fisico e mentale. Scegliere con cura il proprio materasso aiuta a combattere in maniera efficace i disturbi del sonno che affliggono una percentuale sempre maggiore di individui, migliorando sensibilmente la qualità della vita.
Dormire male: le conseguenze sul cervello e sull’umore
Approfondiamo in modo tecnico le ripercussioni che una cattiva qualità del sonno può avere sul cervello e sull’umore.
Durante il sonno si attiva un complesso meccanismo di rigenerazione e consolidamento della memoria, grazie al rilascio di importnati neurotrasmettitori come il GABA e il glutammato. In particolare, è durante la fase REM che il cervello mette in atto processi di plasticità sinaptica coinvolti nel fissaggio di ricordi a breve e lungo termine.
Uno scarso riposo notturno, con riduzione delle fasi profonde e REM, inibisce tali meccanismi con ripercussioni cognitive evidenti già dopo una sola notte. Gli studi dimostrano una diminuzione dei livelli di attenzione, della concentrazione e delle capacità di apprendimento. A lungo andare, l’insonnia può favorire un invecchiamento precoce del sistema nervoso centrale e periferico.
Dal punto di vista dell’umore invece, durante il sonno si attua un complesso riequilibrio dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, cruciale per il rilascio di cortisolo, ossitocina, serotonina e altri neurotrasmettitori confunzionali all’emotività. Un riposo disturbato comporta uno squilibrio dei livelli di questi ormoni, con manifestazioni depressive, ansiose, irritabilità e alterazioni del tono dell’umore già dopo poche notti insonni.
Dormire poco e male ha quindi effetti negativi sia sulle funzioni cognitive superiori che sull’equilibrio psicofisico, peggiorando sensibilmente la qualità della vita. È quindi fondamentale migliorare le proprie abitudini di sonno e scegliere un materasso adatto allo scopo, per salvaguardare la salute del cervello e il benessere psicofisico.
Dormire male conseguenze: I rischi per la salute fisica
Numerose ricerche epidemiologiche hanno dimostrato come l’insonnia possa rappresentare un fattore di rischio per ipertensione, diabete e obesità. Ciò è dovuto principalmente all’alterazione dei livelli di ghrelina e leptina, ormoni che regolano appetito e metabolismo energetico.
Altro impatto negativo riguarda il sistema immunitario. Durante il sonno si attuano processi di difesa e riparazione tessutale, oltre alla produzione di citochine pro–infiammatorie regolate dal riposo. Una scarsa qualità del sonno induce quindi squilibri immunologici responsabili di maggior frequenza di malattie infettive e processi infiammatori.
Infine, la riduzione di fasi profonde e REM favorisce un accumulo di radicali liberi, compromettendo l’omeostasi ossidativo-antiossidativa. A lungo termine ciò accresce il rischio di patologie degenerative e oncologiche. Dormire poco nuoce gravemente alla salute fisica.
Dormire male la notte: consigli per un riposo ristoratore
Per dormire bene è fondamentale adottare una corretta igiene del sonno. Gli esperti raccomandano di associare il letto solo al riposo notturno, evitando attività stimolanti prima di coricarsi, al fine di condizionare il sistema nervoso autonomo.
La camera da letto deve essere scarsamente illuminata e ventilata, con una temperatura regolata tra 18-21°C. Questi fattori ambientali, insieme a un materasso ortopedico che sostenga adeguatamente la colonna, favoriscono il rilassamento psicofisico propedeutico al sonno.
La dieta serale riveste molta importanza: è bene consumare cibi leggeri ricchi di triptofano, amminoacido precursore della serotonina, almeno 2 ore prima del riposo. Da limitare bevande eccitanti e pasti abbondanti in prossimità del coprifuoco. Per chi soffre di insonnia da stress, risulta utile praticare esercizi di rilassamento muscolare progressivo prima di coricarsi. Tecniche di meditazione mindfulness possono altresì sedare l’iperattività mentale interferente col sonno.
Infine, una corretta esposizione alla luce solare durante il giorno regola l’orologio biologico responsabile dei ritmi sonno-veglia. Ciò favorisce un riposo notturno più profondo e ristoratore, in grado anche di prevenire l’insonnia.