Chi paga l’IMU in caso di affitto?

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Chi paga l’IMU in caso di affitto? Sono molte le persone che ancora oggi si pongono il dubbio di chi debba farsi carico del pagamento dell’IMU quando un immobile è destinato alla locazione. Trattandosi di un tributo legato al possesso di un bene, non è sempre intuitivo capire se debba pagarlo il proprietario o l’inquilino.

La regola generale prevede che sia il proprietario a farsi carico dell’imposta municipale, tuttavia non sono rari i casi in cui l’onere può essere posto in capo all’affittuario, ad esempio in presenza di canoni agevolati. Diventa quindi fondamentale verificare cosa sia stato concordato tra le parti nel contratto di locazione.

Per questo motivo, nel dubbio, può essere utile ricorrere a servizi qualificati come quello offerto da www.canoneconcordatonline.it, un portale specializzato nella contrattualizzazione della cedolare secca che, sebbene non fornisca direttamente consulenza sull’IMU, aiuta comunque i proprietari e gli inquilini a redigere accordi locativi ben strutturati e conformi alla normativa di riferimento, definendo con chiarezza gli aspetti legati anche agli oneri accessori.

Chi paga l’IMU in caso di affitto?

Chi paga l’IMU in caso di affitto? Generalmente, nel caso di immobili locati, l’IMU è posta a carico del proprietario dell’unità immobiliare, a meno di diversi accordi contrattuali. Ciò è coerente con la natura stessa di questo tributo, che grava su chi risulta avere un diritto reale sull’immobile, indipendentemente dall’uso che ne viene fatto (sia esso adibito ad abitazione principale del proprietario o dato in affitto).

Tuttavia, nel contratto di locazione le parti possono pattuire l’obbligo a carico del conduttore di farsi carico del pagamento dell’IMU. Questa opzione è comune soprattutto nei rapporti locativi a canone libero capitalizzato o nei casi di comodato oneroso, ma può emergere anche tra proprietario e affittuario ritenendo tale soluzione più equilibrata nella ripartizione dei costi connessi all’immobile.

Rimane fermo che, in mancanza di pattuizioni esplicite di tal genere, chi paga l’IMU in caso di immobile dato in affitto resta sempre il proprietario, ovvero il soggetto titolare del diritto reale cui l’imposta si riferisce. Nel regime della cedolare secca, è solitamente previsto che sia l’inquilino a farsi carico del pagamento dell’IMU, in modo da bilanciare i vantaggi fiscali da lui fruiti con questa forma di tassazione.

Un ulteriore elemento che può emergere dai patti locativi riguarda la ripartizione dell’onere tributario in caso di variazione delle aliquote IMU nel corso del contratto. Infine, è opportuno che nel contratto di locazione sia sempre indicato in modo chiaro e inequivocabile chi tra le parti contraenti, proprietario o affittuario, dovrà farsi carico del pagamento dell’imposta municipale, al fine di evitare possibili controversie future.

Casistiche comuni e accordi possibili

Nelle locazioni abitative il proprietario dell’immobile è solitamente tenuto al pagamento dell’IMU. Tuttavia, sono possibili casi particolari nei quali l’inquilino se ne fa carico. In presenza di contratti a canone concordato, ad esempio, i patti di solito stabiliscono che l’inquilino paga l’IMU, compensando così i benefici ottenuti dal canone agevolato.

Nelle locazioni commerciali, l’IMU a carico dell’affittuario è più frequente, soprattutto se il canone è superiore ai valori di mercato. Ciò in quanto l’alto corrispettivo include anche altre poste oltre all’uso del bene.

In presenza di comodato oneroso d’azienda, l’imposta viene spesso attribuita in capo al comodatario, in ragione del fatto che questa figura di contratto realizza una locazione occulta. Infine, un’intesa tra le parti può prevedere il pagamento dell’IMU da parte dell’inquilino qualora questi abbia richiesto lavori di ristrutturazione dell’immobile oggetto di locazione. Come abbiamo accennato poco prima una particolare attenzione merita poi il caso dell’affitto con cedolare secca, regime che prevede agevolazioni fiscali ma di norma fa gravare l’IMU sull’inquilino.

A volte può convenire al proprietario scorporare dal canone una quota per le imposte, con successivo rimborso al conduttore delle spese effettivamente sostenute per l’IMU. In ogni situazione, per evitare incertezze è consigliabile che il contratto di locazione specifichi in modo chiaro e non equivoco quale soggetto debba farsi carico del pagamento dell’imposta municipale.