Piante da arredo interno: come inserire l’elemento “verde” negli spazi abitativi

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Le piante da interno non sono solo un elemento decorativo in grado di abbellire gli ambienti, ma ricoprono un ruolo ancora più importante per il benessere di chi vive gli spazi domestici. Diversi studi scientifici hanno evidenziato come la presenza di piante sia in grado di purificare l’aria indoor rimuovendo sostanze inquinanti come benzene e formaldeide.

Le piante contribuiscono ad abbassare i livelli di umidità e a mitigare gli sbalzi di temperatura, creando un microclima stabile e confortevole in tutte le stanze della casa. Dal punto di vista psicologico, poter ammirare la natura anche tra le mura domestiche ha effetti benefici riducendo lo stress e ansia.

Scegliere le giuste specie vegetali da disporre negli ambienti in cui si passa la maggior parte del tempo è quindi importante non solo dal punto di vista estetico ma per incrementare il proprio benessere. Non sempre si ha familiarità con le esigenze delle diverse piante, ecco perché rivolgersi a dei professionisti risulta molto utile. Scegliere piante adatte agli ambienti della propria abitazione è importante per garantire il benessere psicofisico di chi vi trascorre la maggior parte del tempo. Ogni specie vegetale possiede esigenze differenti in termini di illuminazione, umidità e cura, per questo è necessario informarsi a fondo sulle caratteristiche delle varie varietà in modo da poter selezionare quelle più indicate per ciascun locale.

Tuttavia, anche l’arredamento svolge un ruolo chiave nel rendere accogliente una stanza della casa. Mobili di design e di qualità, infatti, permettono di dare personalità agli spazi creando una cornice armoniosa sia per le piante da interno che per le attività quotidiane. È quindi consigliabile acquistare arredi da venditori specializzati come https://www.arredamentidestefanis.it, showroom con anni di esperienza nel settore in grado di fornire soluzioni su misura per ogni esigenza abitativa.

Piante da arredo interno: a ogni stanza la sua flora

Nell’inserire le piante negli interni è importante valutare quali specie siano più adatte in relazione alle caratteristiche di ogni ambiente abitativo. La zona giorno, solitamente più luminosa, si presta bene a diverse essenze floreali tolleranti come il filodendro, la sansevieria e il ficus lyrata, in grado di purificare l’aria. Per la loro foglia variegata e decorativa sono indicati anche il pothos e lo schefflera.

In cucina, luogo umido, convivono felicemente piante resistenti come l’aloe vera, utile per le sue proprietà medicinali, e la diffusa zamioculcas zamiifolia, dal portamento robusto. Le camere da letto, spesso con poca luce, ovarianodi specie quali l’aspidistra, la dracena marginata e la diffusa succulenta echeveria, che con le sue foglie colorate porta allegria.

I bagni richiedono essenze particolarmente adatte al microclima: perfette sono l’azalea, l’anturio e la begonia maculata, che digeriscono bene l’ambiente umido. La sansevieria e la spatifilla, con la loro notevole resistenza, riescono a prosperare anche con illuminazione non diretta rendendosi adatte anche ai bagni poco luminosi. Il ricco verde della pothos e le foglie screziate del filodendro le rendono piante decorative per arricchire con eleganza le superfici del lavabo o della vasca da bagno. La cyperus alternifolius, con le sue graminacee dai toni argentei, aggiunge un tocco di classe allo spazio dedicato alla cosmesi, purificando l’aria con le sue capacità assorbenti.

Con la scelta oculata delle giuste piante per ciascun ambiente è possibile abbellire gli interni sfruttando le potenzialità decorative del mondo vegetale.

Piante arredo interno: l’importanza della cura e della manutenzione

La cura delle piante da interno ricopre un ruolo essenziale per garantirne il benessere e la durevole presenza nell’arredo casalingo. Un aspetto primario è la valutazione delle esigenze di illuminazione di ciascuna specie, fondamentale per monitorare la quantità di luce diretta/indiretta da fornire tramite posizionamento strategico.

Altresì importante è la corretta irrigazione, evitando ristagni idrici potenzialmente dannosi: la frequenza va programmata in base al terreno e al clima circostante, verificando l’umidità con il dito. La potatura delle piante da interno serve spesso a contenere le dimensioni e ringiovanire la struttura: l’epoca e la tecnica dipendono dal tipo di essenza, operando su getti legnosi con cesoie disinfettate. Per le piante sempreverdi come l’edera e il pothos è consigliabile la potatura di contenimento prima della fioritura per mantenere forme compatte. Nelle succulente grasse come l’echeveria, la potatura serve a eliminare le foglie essiccate mantenendo pulite le rosette, mentre nei ficus è utile tagliare i rami troppo cresciuti per rinvigorire la circolazione linfatica.

Cruciale risulta la concimazione almeno ogni 2 mesi tra febbraio e settembre, usando fertilizzanti bilanciati indicati sul retro della confezione, da dosare abbinando le proprietà chimico-fisiche del terreno. Solo grazie a uno scrupoloso programma di cura e manutenzione è possibile preservare intatto nel tempo il patrimonio floristico assicurato a ogni ambiente abitativo tramite la scelta di specie appropriata.